Il Prof Emigrante – Anno III – Parte III – “Rotolando verso Sud”

Day 305

CDTMDV: Il ricambio generazionale

08/07/2019

È successo, finalmente: per la prima volta dopo una preinfanzia priva di segnali significativi di interesse da parte sua nei confronti di quella sfera rotolante che tanto fa(ceva) impazzire il padre da giovane, ieri sera mio figlio ha condiviso il campo di calcetto con me, complici un paio di assenze fra gli adulti e una partita di livello amatorialmente infimo (certo, anche grazie a me).

A 10 anni, con il papà sempre fuori casa per lavoro, non ha mai fatto scuola calcio o partite con gli amici, al massimo qualche calcio con me in giardino pur di tirarlo via dai videogames e da Youtube e una blanda attività in parrocchia d’estate.
Eppure ieri sera, era incredulo mentre gli dicevo: “togliti gli occhiali e preparati“. Ho visto balenare in lui una scintilla.
Si è lanciato in campo con una gioia e una voglia di divertirsi che poche volte avevo visto prima. In mezzo a gente alta il doppio e grossa il quintuplo correva con la missione di “disturbare l’avversario” e “creare scompiglio” (Camilleri direbbe: a fare lo “‘mbudugghiapedi“), fino a sfiancarsi, facendo a turno con un altro under 10.
Alla fine, sorrisi, esultanza per un bel passaggio che mi ha fatto segnare un gol, 5262527 parole in mezzo secondo raccontate alla mamma prima che lo lanciassimo – letteralmente – sotto la doccia e la promessa solenne che quando andrò a giocare le volte successive, dovrò SEMPRE portarlo con me.
Non so se ne sono più felice io o lui.
E poi, però, rifletto. Quanto gli manca il padre quotidianamente per i nove mesi in cui non è in vacanza (😉)? Quanto sarebbe bello per lui passare più tempo insieme? Quanta richiesta di attenzione c’è in quegli abbracci a fine partita?
Vedremo di migliorare, sempre.
(Abbiamo vinto 15 – 9 e io ne ho fatti 8)
(evidentemente il livello era infimo davvero)

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