Casa sgomberata, ripristinata alle condizioni iniziali (fatta eccezione per i millemila articoli in uncinetto dell’anziana signora che non saprei dove ricollocare), pulizie di fine affitto completate, vettura caricata a tappo con i soli spazi vitali necessari per i tre occupanti di tre generazioni differenti.
Fra pochi minuti mi recherò a scuola per gli ultimi scrutini (mi piacerebbe ancora chiamarli
“Esami di riparazione“, ma sono troppo depotenziati rispetto al passato), dei quali non posso però dirvi gli esiti, altrimenti dovrei eliminarvi fisicamente uno per uno e, mi dispiace, non ho tempo.
L’outfit dell’ultimo giorno di servizio laziale prevede:
– t-shirt sfrontatamente nera con logo in evidenza ETNA-SICILY
– shorts verde militare con multitasche da viaggio nella savana, modello #ciaone
– scarpe da tennis nere con ricordi di esperienze molto poco scolastiche
Fatte salve queste ultime che mi è capitato di utilizzare, il mio essere sempre impeccabile a scuola, ogni tanto, ha bisogno di una pausa.
Sono pronto a salutare i compagni di un anno della mia vita, i luoghi che mi hanno ospitato e che sono diventati loro malgrado “casa”, gli odori e i suoni di questo ambiente che mi hanno accompagnato e che inevitabilmente resteranno parte di me.
Mi fermo qui. Per i saluti “ufficiali” ci sarà un altro post.
Adesso vado a sfoggiare in aulamagna il mio outfit, che il nipote qui presente ha definito a metà fra l'”arrogante” e l'”ignorante“.
In attesa di capire cosa mi dirà mio padre vedendomi uscire di casa senza che io mi sia cambiato; lui che è SEMPRE andato a scuola in giacca e cravatta. In foto, uno scorcio dell’outfit.
Continua nell’ Anno IV – Day 0-5 – Una lunga storia