Il prof emigrante – Autocensura, Intimissimi, Referendum e Nipotame (dal Day 90 al day 99)

Day 93

Una semplice to-do-list

02/12/2016

 

Andiamo in banale ordine cronologico. Cosa dovrei fare oggi:

1) Andare a scuola, sistemare gli ultimi registri elettronici andando indietro nel tempo, riavvolgendo il nastro fino a settembre, cercando tracce di presenza/assenza degli studenti in una miriade di fogliettini volanti (fazzolettini di carta e tovagliolini da bar compresi) al tempo in cui a) non avevamo neanche i registri cartacei, b) le classi parallele erano riunite in una classe unica generando somma confusione burocratica, c) metà degli iscritti del tempo adesso non c’è più ed è stata sostituita da gente nuova. Un cubo di Rubik a forma di dodecagono irregolare, con delle croste di pane raffermo incastrate dentro a rendere più difficili le rotazioni, sarebbe più semplice da risolvere.

2) Stampare sempre a scuola i biglietti aerei e, soprattutto, parlare a quattrocchi con la preside. Certi dubbi devono essere dissipati: sul serio dobbiamo fare lezione fino alle 21.30 del 23 Dicembre? Stiamo scherzando? Avrei 1.500 km da fare in auto l’indomani.

3) Passare al supermercato, perché devo comprare le catene da neve, qui dal 15 Novembre è obbligatorio (sono già palesemente in ritardo) e più di una persona mi ha detto che i controlli vengono fatti in modo scrupoloso. Potrei anche comprare gli pneumatici invernali, ma mi sa che è una scelta troppo professionale per l’abitudinarietà dei miei tragitti. E poi, se dovessi tornare a casa dopo quest’anno? Giù potrei usarli solo per costruire un capanno mobile in giardino per i bambini.

4) Chiamare, o meglio, passare a casa del parente di mia moglie che mi accompagnerà giù alla vigilia di Natale, con il quale se ci dovessero essere problemi autostradali (incrociate ogni cosa che potete incrociare) passerò la notte di Natale in un’area di servizio o sul traghetto. No, non ci sarà del vischio in macchina.

5) Risolvere il problema del gonfiaggio del materasso matrimoniale. Mia sorella arriva mercoledì: saranno in 5, con me 6, ed i posti letto qui sono 3. Portare il materasso da campeggio è stata una mia idea ben pensata ma naturalmente – da buon improvvisatore professionista – non ho portato con me nulla per gonfiarlo. Quindi, o trovo qualcuno che mi presta un compressore portatile (e mi posso rivolgere solo al punto 4), o lunedì mi devo portare dentro il trolley una pompa a pedale e le mie giornate di lunedì e martedì saranno intensamente dedicate allo step. Meno male che ieri mi lamentavo di non fare abbastanza sport.

6) Consuete pulizie del venerdì, ma forse opterò per rinviarle a martedì proprio per celebrare l’arrivo dei miei primi ospiti (Vero che Lei è stata la prima a venire qui, ma i soldini con cui pago la casa sono anche suoi, quindi non può essere considerata ospite). Vedremo, dipende da quando rientrerò stamattina. E dalla mia innata pigrizia che ogni tanto riemerge dalle nebbie padane.

7) Tornare a scuola, un ora di lezione e poi… seconda corsa a rotta di collo verso l’aeroporto. La legge di Murphy è stata già esorcizzata una volta, venerdì scorso, devo riuscirci anche oggi, confidando anche nelle parole del passeggero esperto (ma chi è più esperto di me quest’anno?) che parlava di “consuetudine al ritardo“.

8) Abbracciare la famiglia, anche se questa gioia durerà poco. Dovrò portare giù dal piano superiore l’albero di Natale, il necessario per il presepe e 3 scatoloni di decorazioni, roba da far impallidire gli show americani. Sarà un weekend abbastanza impegnativo.

9) Basta. A letto. Ho scritto il post e sono già stanco.

Il prof emigrante

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NOTE:

1) Il titolo del post di domani, vista la vicinanza con l’appuntamento referendario di domenica, sarà “Si o NO”. In allegato il video di un giovane Fiorello post-karaoke nel remake di “Please don’t go”.

2) Su, basta note, prof emigrante, che hai tanto da fare oggi! Vestiti, quantomeno!


Continua nel Day 94 – #iovotoboh

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