Il prof emigrante – Prospettive differenti (dal day 60 al day 69)

Day 62

La felpa grigia e gli atti d’amore (Halloween Special)

01/11/2016

<Mode Halloween on>

Mancavano 4 minuti alle 4 del mattino. Il viaggio in auto verso Bruxelles era lungo, ma non per questo noioso. I ragazzi e la mamma dormivano tranquilli in macchina, papà guidava di notte perdendo il suo sguardo fra i boschi delle Ardenne. La strada era illuminata da fiochi lampioni, quando il suo sguardo fu catturato da un grande edificio grigio, adagiato in cima ad una collina, appena visibile dietro le punte degli alberi.

Nessuno dei 4 sapeva dell’imminente eclissi di luna, i telefonini erano rimasti a casa in una busta a seguito di una promessa fatta da entrambi i genitori: “Nessuna distrazione. Solo noi 4 per 4 giorni.”

Dietro una curva, fra gli alberi, apparve una caverna il cui ingresso era ostruito da sbarre. Un uomo con una felpa grigia guardava le macchine passare con gli occhi sgranati di paura.

Nessuno di loro sapeva cosa successe in quella scuola immersa fra gli alberi esattamente 4 mesi prima, proprio alle 4 del pomeriggio.

<mode Halloween off>

Ieri è stato il giorno dell’amore vero, con una escalation di dimostrazioni d’affetto sincero iniziata sin dal mattino (l’amore dell’uomo costretto a vivere lontano da casa nei confronti dell’ultima granita dell’anno solare) ma con dei picchi assoluti il pomeriggio e la sera.

E così che, carico d’amore paterno, alle 15 del pomeriggio mi sono chiuso nella stanza di mia figlia per farle ripetere la geografia e fare gli esercizi di grammatica insieme.

Pochi secondi dopo averle sentito dire “Papi è bellissimo fare i compiti con te, finalmente“, credo di essermi addormentato abbracciato sul suo lettino con il suo tigrotto di peluche a farmi da cuscino e stringendo in mano un altro paraspifferi a forma di ippopotamo (si, esiste, si lo ha chiamato “Ippocalippo”).

Lei mi ha osservato addormentarmi, probabilmente mi ha anche “sentito” dormire, mi ha messo una coperta addosso ed ha continuato ad studiare finché non ha finito.

Mi sono svegliato un’ora dopo chiedendomi quando avesse finito di ripetere.

<mode Halloween on>

Tutte e 4 le ruote forate: una sfortuna pazzesca. Quella scuola abbandonata era l’unico riparo a distanza di chilometri. Entrarono, ognuno da una delle 4 porte, e si persero in quell’istante.

Il piccolo si trovò di fronte ad una scala, fatta di tubi come uno xilofono rovesciato. Provò a salire. Allo scalino numero 4 tutto tremò, ma riuscì a restare in equilibrio. Continuò a salire barcollando.

La ragazzina si trovò a digiuno da 4 giorni, nonostante fosse entrata da appena 4 minuti. Era in una stanza immensa e vuota. Oltre lei c’erano solo 4 topolini. Non si spaventò, anzi iniziò ad accarezzarli.

La mamma crollò addormentata subito dopo la porta, circondata da 4 cani che iniziarono a camminarle intorno in cerchio. Alla stessa distanza, sempre 4 metri.

Il padre si trovò davanti all’uomo con la felpa grigia. Questi iniziò a scappare e lui lo inseguì in cerca di spiegazioni.

<mode Halloween off>

La seconda e la terza prova di amore incondizionato arrivano la sera. Mia sorella esprime il desiderio di venire a Torino sfruttando il ponte dell’Immacolata. Ovviamente avendo la mia casa come appoggio, tutto sarà più economicamente sostenibile. Giusto. La ospiterei volentieri.

Infatti le rispondo con gli occhi a cuoricino: “che bello, mi venite a trovare! In quella settimana io sarò lì dal lunedì pomeriggio al venerdì mattina“.

Lei, senza pensare alle conseguenze sul fragile cuore del fratellino, risponde come un cyborg: “non c’è problema. In realtà noi pensavamo di andare su nel week end. Dobbiamo solo trovare il modo di scambiarci le chiavi!

<Mode Halloween on>

Il padre inseguiva l’uomo con la felpa lungo una passerella che passava sopra le altre stanze. Ogni volta che sembrava raggiungerlo, 4 porte dopo, questo scattava ancora in avanti, rendendo l’inseguimento infinito anche se correvano solamente da 4 minuti.

Nelle stanze in basso vide cadere suo figlio a 4 tubi dalla cima delle scale, in un frastuono di suoni; restò aggrappato con una sola mano con l’abisso sotto di lui. Poi vide la figlia divorare i 4 topi con voracità, con le codine rosa che le uscivano fra rivoli di sangue dagli angoli di quella boccuccia che tanto amava guardare sorridere. Sua moglie stava lottando con i cani, a 4 zampe come loro, mostrando i denti come loro.

E intanto l’uomo con la felpa correva ancora. Dietro di lui, altri 4 uomini si lanciarono all’inseguimento con in mano delle assi da cui uscivano 4 grandi chiodi da carpentiere.

In fondo apparvero le sbarre di una gabbia.

<mode Halloween off>

La discussione in famiglia, dopo le arrampicate sugli specchi di rito (“ma no, certo che veniamo ANCHE per trovare te“) è poi andata nel grottesco con il coinvolgimento dei miei nipoti grandi. Dopo accese discussioni sull’opportunità di visitare i mercatini di Natale o vedere la partita della Juve, il maggiore, mio figlioccio adorato, sangue del mio sangue, che ho cresciuto come un fratellino e che ha ed avrà sempre un posto in prima fila nel mio cuore dichiara: “Scusate, ma io che ci vado a fare a Torino se non posso vedere la partita della Juventus?

<mode Halloween on>

Giunto alla grata, l’uomo con la felpa si ferma e girandosi verso il padre accennò un sorriso. Quando questi giunse a 4 metri da lui, si fermò anch’egli. Si guardarono negli occhi. L’uomo con la felpa fece 4 passi indietro, attraversando le sbarre come se queste non esistessero.

Gli energumeni con le assi raggiunsero il padre. Uno di questi lo colpì al polpaccio e provò un dolore fortissimo nel momento in cui i chiodi gli lacerarono la carne attraverso i jeans. Si girò verso l’uomo con la felpa. Era nel bosco, sorrideva, prese per mano una donna e due ragazzi e andarono via insieme in un lungo abbraccio verso la strada.

L’uomo guardò uno specchio fissato ai lati delle sbarre, mentre ricevette un altro violento colpo in piena schiena.

Nel riflesso, dolorante, IO indosso una felpa grigia.

La prossima eclissi di luna in quel bosco sarà fra 4 lunghissimi anni.

<mode Halloween off>

Il (terrificante) prof emigrante

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Note:

1) il mode Halloween è liberamente tratto dal sogno di stanotte.

2) il resto no. Ovviamente l’abbiamo presa sul ridere. Verranno per l’Immacolata davvero. 3gg con me e 3gg da soli. Bene così


Continua nel Day 63 – C’è sempre una prima volta

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