Uomini e supermercati: una relazione complicata


7) IL MASTERCHEF IN PECTORE (8%)

Dopo 5 edizioni di Masterchef, seguite in modo ossessivo, capisce che è il suo momento e adesso può finalmente osare di più in cucina. Non capisce però che non è vincolato ai 3 minuti per fare la propria spesa e correre ai fornelli, per cui lo vedi entrare, correre al reparto ortofrutta per prendere lo zenzero (“è l’alfa e l’omega della mia cucina“, dirà all’addetto che ancora lo guarda in cagnesco perché la volta precedente gli ha chiesto il cardo gobbo, la patata blu e i semi di achocha) (ma non è niente, rispetto a quando ha chiesto al banco macelleria i testicoli di toro e il controfiletto di stambecco selvatico). Non interagisce, fortunatamente, con gli altri clienti, per paura che ne copino spesa e ricetta, ma si distingue per aver sempre da ridire con gli addetti, in particolare con il reparto rosticceria, arrivando, nei casi peggiori, a scagliare un piatto pronto verso la cassa (e poi pagando pure la stoviglia) perché, a suo dire, “era meglio se io mangiava una merda di cane“.

Masterchef 4 trashcronaca: puntata nella dark room
Ne conosco uno così. A casa sua sta cercando di riprodurre questa perla della passata stagione. Per adesso è solo al piatto con l’Irlanda (e gli è pure caduto due volte).

8) IL CONTABILE MULTIFORME (13%)

Alcuni pensano non sia un uomo, ma una sorta di automa che vaga per gli scaffali, da solo o in compagnia, con una sola sacra missione: tenere sotto controllo i numeri ed impedire che superino una determinata soglia. Così se ne possono presentare in versioni estremamente diverse ma tutte altrettanto sconcertanti. A) Il maniaco del risparmio che puoi interrompere in qualunque momento e chiedergli il valore esatto della spesa già riposta nel carrello e lui ti risponderà con precisione al centesimo (fra l’altro, per esercitarsi nel suo perverso gioco, entra esattamente con i soldi contati e si autogratificherà nel caso riesca a prendere tutto con un errore non superiore ai 3 centesimi); B) Il maniaco del tempo perso, che sarà in perenne allarme sul numero dei pezzi presi, perché non vede nulla di peggio che sforare i 15 articoli necessari per usufruire della cassa veloce, togliendo e mettendo di volta in volta nel cestino il quindicesimo con la spietatezza di un giudice di reality; C) Il maniaco delle calorie, che si presenta al supermercato quotidianamente, facendo la spesa per il giorno successivo, saltellando fra gli scaffali per bruciarne qualcuna in più: quando lo vedete fermo davanti ad un prodotto non sta semplicemente scegliendo, ma sta risolvendo mentalmente un sistema di equazioni a 3 o più variabili. Se, alla fine, stramazza per terra e inizia una lunga ripetuta di addominali… beh, è stato sopraffatto dal desiderio di una barretta di cioccolato e sta espiando preventivamente la colpa.

Naturalmente, in certi mercati effetuare i conteggi è molto più complicato e, soprattutto, non bisogna tenere gli occhi troppo incollati alla calcolatrice

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