Vi devo delle spiegazioni…

Eccoci qui.

Un blog. Come, quando, dove, perchè… ma soprattutto chi me lo fa fare?

Me lo sono chiesto anche io e mi sono dato persino qualche risposta, come un Marzullo di tanti tanti (troppi?) anni fa. Parto con una metafora familiare: anni fa, quando ero ancora nella terra di mezzo fra l’essere bambino e il divenire ragazzino, mio padre dalla sera alla mattina smise di fumare. Da quasi 50 sigarette al giorno a 0 nel giro di poche ore, senza mai tornare indietro sulla decisione presa. Non ho mai saputo i motivi di quella scelta, una delle correnti più accreditate, sostiene che si sia preso uno spavento non indifferente riguardo la sua salute e che vi abbia voluto porre rimedio prima che giungessero guai peggiori.

Pur cosciente della differente gravità, ho avuto lo stesso pensiero giorni fa, quando l’hard disk del mio PC ha avuto bisogno del defribillatore per tornare alla vita. Così, pur avendo un back-up aggiornato dei file di maggiore rilevanza (foto, video, documenti e materiale di lavoro), ho seriamente rischiato di perdere numerose tracce dei contenuti di carattere “frivolo” appartenenti a vario titolo alla mia storia personale.

Così è nata l’idea del blog. Si lo so, avrei potuto scegliere mille altre soluzioni meno impegnative e “pubbliche” per risolvere i miei problemi di archiviazione, ma in me alberga un po’ di vanità che mi porta a credere che queste vecchie storie possano essere viste come interessanti o piacevoli.

In particolare ogni tanto riemerge la voglia di pubblicare quel matton… ehm… quel romanzo che scrissi a 17 anni e che non vide mai la luce editoriale. Magari, postandolo qui, capitolo per capitolo, REDEYES riuscirà ad incontrare qualche sorriso e, chissà, anche qualche like di approvazione.

Pertanto, insieme ad esso, darò fondo – nel tempo – al mio archivio personale: brevi brani, articoli di giornale, resoconti di viaggio e quant’altro sia disponibile in quelle cartelle sperdute nei meandri della cartella documenti e sepolte da gigabyte di fuliggine informatica.

Certo, non potrò solo guardare al passato; spesso e volentieri il blog sarà integrato con post più attuali, come riflessioni sugli eventi che riguardano le mie aree di interesse e, compatibilmente con gli impegni di una vita reale, nuove storie.

Lasciate un commento, esternate i vostri pensieri, insultatemi con garbo… fatemi sapere in un modo o nell’altro se il blog è di vostro gradimento.

L’importante è non prendersi mai troppo sul serio.

A.

Però, iniziamo a fare qualche inserimento nei listoni di blog:

mi trovate su: http://www.elencoblog.net/elenco/umorismo

Commenti

  1. melchiade

    Secondo! 🙂
    Complimenti per il titolo: “Back to the blog” è davvero bello e evocativo… ma mi sa che per i blog sei fuori tempo massimo.
    A quando un “back to THE forum”?

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