Il prof emigrante – Il fondamentalista cattolico e l’arabo felice (Dal day 70 al day 79)

Day 79

L’arabo felice

14/11/2016

Jamaal (nome di fantasia) è iscritto al primo anno e fra tre anni dovrebbe prendere il diploma. Non so da dove viene, se sia scappato da qualcosa, se stia cercando qualcosa.

Jamaal ha circa cinquant’anni e viene a scuola ogni giorno per primo e se ne va per ultimo, sorride sempre a tutti, soprattutto ai professori.

Jamaal condivide l’aula con tanti ventenni ed è alto come due di loro messi insieme.

Jamaal si è messo al primo banco, sempre con la schiena dritta, la testa alta ed il sorriso aperto, nasconde tranquillamente tutta la fila dietro di lui.

Jamaal parla poco, non lo ritiene necessario.

Jaamal ti guarda mentre spieghi la tua lezione, guarda i suoi compagni che intervengono, guarda tutto quello che gli succede attorno.

Jamaal guarda e scrive.

Jamaal scrive, scrive, scrive. Scrive tutto ciò che vede alla lavagna, cattura tutto senza lasciare scappare nessun minimo segno.

Jamaal, però, scrive senza assolutamente comprendere cosa stia scrivendo.

Jamaal ha un grosso problema: non capisce ancora l’italiano, ma non lo vuole ammettere. Se affronti il problema, ti risponde con un sorriso ampio.

Jamaal sostiene che noi insegnanti non dobbiamo preoccuparci di lui, perché ha un figlio che arriverà presto in Italia e un giorno gli spiegherà tutto quello che sta scrivendo.

Jamaal non sa che questo figlio meriterebbe un premio nobel se riuscisse nell’impresa

Jamaal, nell’attesa che venga questo figlio, è puntualmente assente nei giorni in cui ci sono le verifiche scritte. Nel frattempo, sicuramente, a casa sua starà sorridendo.

Jamaal, ogni tanto, guarda attraverso i vetri, si assenta con la mente qualche secondo pensando a qualcosa del suo passato, poi si ricompone e riaccende nuovamente il sorriso.

Jamaal fa  tenerezza quando tutti i ragazzi ridono e lui si guarda intorno per capirne il motivo e alla fine non si nega una risata da contagio.

Jamaal, infine, ti spiazza quando ti risponde che si è iscritto a scuola perché “studiare è bello e non potuto fare prima in mio paese“.

Jamaal è, per tutti, l’arabo felice.

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NOTE:

1) Non credo che Jamaal riuscirà a superare l’anno scolastico, viste le gravi difficoltà in cui si ritrova; gli stiamo preparando un percorso personalizzato, sarà pronto al più presto.

2) Ho pensato a questo titolo per assonanza con l’ “araba fenice”, l’uccello di fuoco che risorge dalle sue stesse ceneri, ma non sono riuscito ad inserirlo nel testo. Mi accontenterò di inserire un’immagine.



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